Un anno dall’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina
Sono passati trecentosessantacinque giorni nei quali ho letto e sentito di tutto. Esperti, politologi, strateghi, tuttologi da social, ecc., ognuno non solo ha analizzato, detto la sua, fatto previsioni, ma ha trovato anche complotti e colpevoli e si è schierato. Ed io, piccolo uomo di Provincia che se non vedo non credo, se non so non parlo, non ho il sapere di quelli sopra e non mi permetto di puntare il dito su nessuno, rileggo il mio post scritto d’impulso allo scoppio della guerra ed ancora oggi, a distanza di un anno penso che, egoisticamente, siano ancora le parole più corrette che ho letto (e scritto) a proposito di questo orrore!
Non sono mai riuscito a trovare un senso ad una conflitto. Le guerre sono solo fini a sé stesse, piene di atrocità, inutili, senza vincitori né vinti ed a pagare per primi sono sempre i civili, soprattutto donne e bambini. Oggi non riesco a non pensare al popolo ucraino, già provato da un lungo periodo di pandemia, che questa mattina si è svegliato con la guerra in casa.
Io condanno ogni forma di violenza, non sarò mai con chi invade ed uccide!
Massimo Bessone