Inaugurata la nuova clinica dell’Ospedale di Bolzano. Bessone: “Abbiamo lavorato per dare ai cittadini un ospedale più spazioso, dinamico, moderno e tecnologicamente avanzato”
La Nuova clinica dell’Ospedale di Bolzano è uno dei progetti edilizi più grandi e significativi della Provincia, che ha contribuito a plasmare l’ultimo quarto di secolo: 25 anni fa è stato bandito il concorso a livello internazionale, 20 anni fa è iniziata la progettazione, cinque anni dopo è stata posata la prima pietra. Nel bel mezzo della pandemia, i primi servizi sono stati trasferiti a tempo di record, primo fra tutti il reparto di terapia intensiva provinciale. Gradualmente sono seguiti altri reparti e servizi, sempre senza interrompere le attività. Questa mattina (23 giugno), la struttura è stata benedetta dal vescovo Ivo Muser, alla presenza del presidente della provincia e Assessore provinciale alla Sanità, Arno Kompatscher, all’Assessore provinciale all’Edilizia pubblica, Massimo Bessone, e all’Assessore provinciale alla Sanità, Thomas Widmann, che hanno portato avanti il progetto. Durante la benedizione, il vescovo ha espresso un ringraziamento speciale a tutti coloro che aiutano i malati, gli anziani e le persone bisognose di cure.
Il cuore della rete di assistenza provinciale
Durante la visita l’Assessore provinciale all’Edilizia pubblica e al Patrimonio, Massimo Bessone, ha sottolineato “La qualità di vita dei cittadini si misura anche dai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. Abbiamo lavorato per dare ai cittadini un ospedale più spazioso, dinamico, moderno e tecnologicamente avanzato. Anche i collaboratori della Ripartizione Edilizia pubblica della Provincia Autonoma di Bolzano che anche dinnanzi ad una pandemia non hanno mai smesso di lavorare per il bene dei cittadini. Sono soddisfatto che i lavori siano stati eseguiti da imprese locali. Le ditte edili altoatesine, i professionisti e gli operai si distinguono per la loro la professionalità ed il loro impegno”.
Concentrarsi sul benessere delle persona
Irene Pechlaner, direttrice del Comprensorio sanitario, ha ricordato l’enorme sfida logistica del trasferimento mentre l’ospedale è ancora in funzione. L’ingegnere Domenico Cramarossa, che si è occupato della costruzione fin dall’inizio, ha presentato le figure chiave più importanti del progetto e ha ricordato la storia della costruzione: Pochi anni dopo il trasferimento dell’ospedale di Bolzano dal centro città a San Maurizio, avvenuto nel 1981, è sorta la necessità di ampliare le strutture e di adattarle alle nuove esigenze. Tutte le stanze dovevano essere dotate di bagni e servizi igienici, l’ambiente doveva essere accogliente, visitatori e pazienti dovevano sentirsi a proprio agio. Nel 1998 è stato indetto un concorso a livello internazionale, vinto dall’architetto Tiemann-Petri di Stoccarda. Oltre alla funzionalità e alla flessibilità delle strutture previste e degli spazi invitanti, il suo concetto mirava anche a facilitare l’orientamento all’interno dell’ospedale. Un’arteria centrale di collegamento, la “Magistrale”, collega il nuovo edificio con la vecchia ala, ora in fase di ristrutturazione. La prossima fase costruttiva, che verrà affrontata a breve, è la ristrutturazione dell’ala letti e la realizzazione di un servizio genitori e bebè nel vecchio edificio dell’ospedale di Bolzano”, ha spiegato Cramarossa. La superficie utile del nuovo ospedale è di 25.000 m2, la superficie lorda di 63.000 m2 e il volume lordo di 273.000 m3. I costi complessivi per la costruzione della Nuova Clinica, della Magistrale, dell’autorimessa e del canale multimediale, con attrezzature e arredi, ammontano a 450 milioni di euro.
Un ambiente di lavoro attraente
Anche le attrezzature della nuova clinica sono ultramoderne e funzionali: l’elisuperficie sul tetto con collegamento diretto allo shock room, le sale operatorie dotate di tecnologie all’avanguardia, un innovativo sistema di filtraggio dell’aria e persino la nuova sterilizzazione centralizzata computerizzata fanno dell’ospedale di Bolzano una struttura di riferimento per l’assistenza ai pazienti, ma anche un ambiente di lavoro attraente.
Il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Florian Zerzer, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al successo del progetto. “Oggi a Bolzano non abbiamo solo una clinica moderna dotata di tecnologie all’avanguardia, ma anche un ambiente in cui pazienti, visitatori e anche i dipendenti possono sentirsi a proprio agio. Un ambiente accogliente e ben attrezzato influisce sul processo di guarigione tanto quanto la soddisfazione e la motivazione del personale. E naturalmente un buon standard è utile anche per reclutare nuovi professionisti”, ha dichiarato Zerzer.