Bressanone – Ancora un femminicidio, questa volta nella nostra città
Viviamo in un mondo talmente violento che ormai la morte di una donna, purtroppo, non fa quasi più notizia. Neppure quando la disgrazia capita in un piccolo paese di montagna come il nostro. Peccato, perché dovremmo fermarci a riflettere seriamente per bloccare al più presto questa spirale di violenza verso le donne.
È di ieri la notizia che una donna di 39 anni è morta, sembrerebbe per mano del suo convivente, un cittadino marocchino di 34 anni.
Credo che fermarsi a puntare il dito sul fatto che l’uomo sia di origine straniera sia uno sbaglio, che distoglie l’attenzione da un problema ben più complesso. Viviamo in un Paese ove, in media, ogni due giorni vi è un femminicidio e spesso l’autore del gesto paga poco o nulla la propria colpa. In Italia della donna e dei suoi mali la politica se ne ricorda solo l’otto marzo! I governanti di turno, chi potrebbe cambiare il destino di tante donne, fa a gara su mass media e social network per fare la dichiarazione più toccante, poi passata la festa, tutto rimane come prima.
Mi auguro dunque, visto che nutro poche speranze che cambi qualcosa a livello nazionale, che perlomeno a livello comunale la Commissione Pari Opportunità si attivi per dare risalto all’accaduto, non cercando di insabbiare il tutto, in una sorta di razzismo all’incontrario, proprio perché l’attore principale sembrerebbe essere uno straniero. Desidero dunque che venga fatta una campagna forte contro questo fenomeno, che speriamo ovunque, ma soprattutto nella nostra città non accada più!
Da sottolineare però il contesto ove questo episodio è maturato, le case IPES di Milland. Più volte in passato ho provato a portare agli occhi dell’opinione pubblica il degrado di quel caseggiato, gli anni sono passati ma poco è cambiato. Qui sì, l’arrivo di determinate etnie di stranieri e di nomadi hanno cambiato radicalmente, in peggio, la qualità della vita di quel rione. Furti, incuria, degrado, spaccio, ora anche morte preoccupano non poco gli autoctoni, spesso anziani, costretti a vivere barricati in casa.
Massimo Bessone
Consigliere Comunale della Lega Nord di Bressanone
Coordinatore Lega Nord Valli Isarco e Pusteria