Massimo Bessone

Assessore all'Edilizia pubblica, Patrimonio, Libro fondiario e Catasto

I miei racconti

IL GIGANTE E LA BAMBINA. I sogni sono fatti per essere realizzati…

Bolzano, una sera di dicembre, il buio comincia a nascondere un cielo particolarmente sereno e non fa neppure tanto freddo.
Entriamo, in un teatro pieno di gente, ma a noi non importa, non ce ne accorgiamo quasi, siamo solo io e lei con il suo libro in mano, il suo dolce sorriso, il suo imbarazzo ed un po’ di celato nervosismo.
Arriviamo davanti alla porta di una saletta, una persona pone il suo braccio avanti a noi e dice
“Lei entra, ma la ragazzina non può, è una riunione privata!”
Lo guardo e per una volta, anche se non è nella mia indole, con modo imperativo ribatto seccamente: “Lei viene con me!”
Varchiamo la porta della sala, ce l’abbiamo quasi fatta, siamo ad un passo dal suo sogno. Ora la guardo ed i suoi occhi furbi, semi nascosti dai grandi occhiali, sembrano brillare e sorridono più di quanto facciano le labbra, ogni tanto morse per il nervosismo. Ne sono certo, il suo cuore batterà all’impazzata, e la cosa mi fa sciogliere in una risata.
Lui arriva, siamo quasi vestiti uguali, un maglione verde ed una camicia bianca, mi sorride mi porge la mano dicendomi: “Max, come va? ” Io non rispondo neppure, sono troppo concentrato sul portare a termine quello che da due giorni mi ero prefissato, gli do la mano, lo blocco ed esclamo: ” Matteo, davanti a te hai una tua piccola, grande fan. Ha quindici anni, gira per il liceo tedesco di Bressanone parlando di Salvini a tutti. Quando vado ad udienza, i professori di mio figlio, mi dicono che noi della Lega abbiamo uno sponsor in classe.
Ha letto un paio di libri che parlano di te ed ora desidererebbe un tuo autografo su uno di questi.” Lui sorride, afferra il libro, lo appoggia su un tavolino, le chiede il nome e comincia a scrivere. Le domanda: ” Ti è piaciuto? Io non ho avuto ancora il tempo di leggerlo.” Lei si avvicina, non risponde ma è felice, ce l’ha fatta.
Il tempo di dire: “Matteo prima della nostra riunione vi faccio una foto.” Tutti e due mi guardano e sorridono, scatto, è un istante, poi lui , come sempre, assalito da innumerevoli fans viene per un attimo coperto e tutto è già consegnato al passato.
Non importa, io ce l’ho fatta e posso pensare ad altro, lei sorridendomi finalmente anche con le labbra mi dice: “Danke Max”.
Che tenerezza.
Quello che per quell’uomo carismatico con l’orecchino e la barba incolta è un momento come tanti altri, per lei è un istante che ricorderà a lungo…

Grazie Matteo Salvini
Massimo Bessone

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