Massimo Bessone

Assessore all'Edilizia pubblica, Patrimonio, Libro fondiario e Catasto

Politica

Per animali e ambiente NO a botti, petardi e fuochi d’artificio, SI a qualcosa di innovativo

Con l’approssimarsi dell’ultimo dell’anno il sottoscritto, come ogni anno, si interroga se davvero in un’era di laser e mille magie tecnologiche, botti, petardi e fuochi d’artificio abbiano ancora un senso?! Qualcuno naturalmente asserirà che i problemi di questo Paese sono ben altri, e tutti noi, almeno un giorno all’anno meritiamo un certo tipo di spettacolo.
Può darsi, ma il tutto impone un’attenta riflessione, soprattutto per gli anni a venire.
Se per i fuochi d’artificio si è spesso dibattuto in merito all’inquinamento che arrecano ed ai costi che i Comuni per il loro uso vanno incontro, perlomeno a causa del prezzo sono predominio esclusivo di pochi, per i petardi, per lo più usati da ragazzi, spesso si tace e si spera che le feste passino in fretta. Se i botti, a causa del loro rumore, sono assai fastidiosi per noi adulti, immaginiamoci quanto possano irritare anziani e bambini e spaventare gli animali domestici, ancor più sensibili a forti fragori.
Sono dunque dell’idea che dai nostri Comuni, dalle case degli altoatesini dovrebbero essere banditi, vietandone, se possibile, il commercio o controllando che vengano venduti effettivamente solo a maggiorenni e responsabilizzando i genitori a non comprarli e non farli usare più. Ci si guadagnerebbe dal punto di vista della sicurezza perché sono giochi molto pericolosi, spesso affidati a mani inesperte, che causano innumerevoli incidenti, anche gravi, che nella maggior parte dei casi vedono coinvolti proprio i bambini.
Non da sottovalutare il risparmio economico, perché i botti hanno prezzi spesso anche ragguardevoli che pesano sull’economia sempre più modesta delle famiglie.
Per motivare gli altoatesini si potrebbe, ad esempio, istituire un conto bancario ove i genitori invece di comprare i petardi versino il corrispettivo valore economico a favore dei bambini, residenti nella nostra Provincia, che non possono giovarsi dei regali natalizi.
Per quello che concerne i fuochi d’artificio i Comuni potrebbero trovare idee innovative. A Bressanone, anni fa, Helmuth Kerer, che in fatto di idee intelligenti non era secondo a nessuno, aveva adoperato per l’inaugurazione del mercatino di Natale delle lanterne in carta che, grazie al calore di una candela al loro interno, salgono in cielo. Molto usate nelle feste in Oriente. Un idea bella, romantica, poco in uso in Alto Adige, con pochissimo impatto ambientale, minori costi e senza il fastidio dei botti.
Un romantico silenzio, sostituirebbe il fastidioso chiasso e attirerebbe molti curiosi nelle nostre piazze.

Massimo Bessone
Commissario Lega Alto Adige – Südtirol
Vice presidente del Consiglio Comunale di Bressanone

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