Massimo Bessone

Assessore all'Edilizia pubblica, Patrimonio, Libro fondiario e Catasto

Politica

A Fortezza è in arrivo una moschea

Volete sapere come sarà l’Alto Adige del futuro? Fate un salto a Fortezza, ridente cittadina, anche se da sorridere ormai c’è ben poco, della Valle Isarco, che si specchia sulle rive dell’omonimo lago. In questo piccolo borgo i cittadini di lingua italiana sono diventati merce rara e quelli di lingua tedesca raccontano d’essere costretti ad iscrivere i figli alle scuole del “vicino” paese di Varna, non per razzismo, dinnanzi alla grande maggioranza di bambini stranieri, sembra che a Fortezza si contino decine e decine di etnie diverse, ma perché, a scuola, i docenti faticano ad insegnare le materie canoniche, focalizzandosi invece sulle basi della lingua di Goethe, parlata poco o nulla dalla maggioranza degli studenti stranieri, ma ovviamente assodata dagli autoctoni.
Taluni residenti raccontano che alla sera la città si riempie ancora di più di stranieri che giungono da mete vicine e passano la notte da parenti ed amici o nella stazione ferroviaria o, addirittura, in giacigli di fortuna. Di recente, dopo molte lamentele, sono state chiuse vecchie strutture dismesse dalle Ferrovie dello Stato che erano diventate abitazioni improvvisate ed in pessime condizioni.
Ora l’immediata periferia di Fortezza ospita anche i container ove vivono le centinaia e centinaia di operai che lavorano nel cantiere atto alla costruzione del tunnel di base del Brennero. Insomma, una mole di gente sempre più crescente in un paese, ove sembrerebbe che la stazione dei Carabinieri e l’ufficio della Polizia Ferroviaria facciano orari d’ufficio, costringendo i residenti, in caso di emergenza, ad attendere l’arrivo delle forze dell’ordine da Bressanone o da Vipiteno.
A Fortezza inoltre, i nuovi cittadini, non sono ne poveri, tantomeno in fuga dalle più atroci guerre, come nell’immaginario collettivo, ma sussidio oggi ed aiuto domani, la miseria ha lasciato ben presto il posto al benessere ed ora, gli stessi, fanno quello che gli Italiani non vogliono, o meglio non possono più fare, comprano case e beni immobili.
Anche la sede che fu di una banca è stata rilevata ed ora sembra che se ne chieda alle istituzioni comunali di poterla utilizzare come moschea.
“Libertà di culto” penseranno taluni di voi, forse, ma la blindata sede di una banca rispetta i canoni di sicurezza che un luogo di ritrovo per tante persone richiede? E poi potrebbe fungere ancor più da richiamo per i nuovi cittadini, trasformando la città sempre più in un ghetto.
Speriamo che il sindaco non dia l’autorizzazione, noi della Lega comunque vigileremo e saremo pronti ad iniziative che richiamino l’attenzione pubblica su questa problematica.
La Fortezza di oggi dunque, come una cartina di Tornasole di quello che sarà l’Alto Adige di domani, se chi governa continuerà a far finta di nulla e guardare da un’altra parte.

Massimo Bessone
Commissario Lega Nord Alto Adige – Südtirol
Consigliere Comunale della Lega Nord di Bressanone

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